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Videogiochi d'annata - Parte 1

di Daniele D'Aquino

 

In questo appuntamento (e anche nel successivo) sono di scena gli emulatori, ovvero quei programmi che imitano alla perfezione il funzionamento di console e coin-op, permettendo così agli appassionati di cimentarsi con giochi del passato difficilmente reperibili.

Volete mettere la gioia di smanettare con capolavori del calibro di Street Fighter, Track&Field, Toki, Altered Beast, Golden Axe, Sonic, Wonder Boy, Mortal Kombat, comodamente seduti davanti al proprio PC?

Iniziamo questo viaggio nostalgico con uno dei personaggi di fantasia più conosciuti e amati nel mondo: Asterix!

L’eroe gallico creato più di quarant’anni fa dal duo Goscinny-Uderzo, oltre ad essere stato il protagonista di film e spassosi cartoni animati, ha avuto anche l’onore di molte trasposizioni elettroniche, tra cui spicca quella del 1993, sviluppata dalla Infogrames per Super NES (Nintendo Entertainment System).

Si tratta di un divertente platform in parallasse, in cui dobbiamo superare vari livelli popolati da centurioni romani e animaletti poco socievoli.

L’alta giocabilità e la grafica carina, uniti all’indiscutibile simpatia di Asterix e delle sue avventure, rendono il videogame davvero piacevole.

Nello stesso anno e per la stessa console, è uscito “Batman returns”, un classico picchiaduro a scorrimento orizzontale (tipo Double Dragon o Final Fight), sviluppato dalla Konami.

Il nostro compito è quello di guidare l’uomo-pipistrello tra le vie di Gotham City, sbarazzandoci dei nemici che incontreremo lungo il cammino.

Per farlo abbiamo a disposizione parecchie mosse che vivacizzano un bel po’ l’azione. Buoni la grafica e il sonoro: lo svago è assicurato!

Continuiamo la nostra carrellata spostandoci in casa Marvel. Nel 1990, prodotto dalla Beam Software per il glorioso Nintendo, è uscito “The Punisher”, dove impersoniamo Frank Castle in uno sparatutto in terza persona contraddistinto da un ritmo frenetico che non ci lascerà un momento di riposo.

Peccato per i soli tre livelli disponibili, che insieme alla non eccessiva difficoltà pregiudicano la longevità di questo titolo. Anche la grafica non è delle migliori, troppo spoglia e pixellata, ma dobbiamo pur sempre considerare che ci troviamo di fronte ad un gioco datato e per una console a 8 bit.

Alla fin fine comunque risulta un simpatico passatempo.

Concludiamo con “X-men”, rilasciato, sempre per il Nintendo 8 bit, dalla Ljn Toys nel 1988.

E’ un giochino senza troppe pretese, con inquadratura dall’alto, in cui possiamo scegliere se vestire i panni di Wolverine, Cyclops, Nightcrawler, Iceman, Colossus o Storm. La grafica e la struttura risentono dei quindici anni trascorsi e l’unico merito di questo titolo, è di essere stato il primo di una lunga serie dedicata ai mutanti.

Alla prossima!

 

Videogiochi d'annata - Parte 2

(6/5/2003)

 

   

 

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