Ken Parker: assassino

di Carlo Del Grande

 

Ken Parker ™ & © Berardi / MilazzoCi sono episodi, nella vita di un uomo, che ne segnano per sempre l’anima. E Ken Parker è un uomo, quasi prima di essere un personaggio. Che poi abbia un’anima è fuori discussione.

Mi riferisco ad eventi che rappresentano uno spartiacque tra il “prima” e il “dopo”, l’innocenza e la colpevolezza, il paradiso e l’inferno.

Ken Parker, che di esperenze nella sua vita ne fa davvero tante, non si sottrae a questa logica. Il suo “punto di non ritorno” è presente nell’episodio intitolato “Sciopero” (tra le vette irraggiungibili della produzione Berardi/Milazzo), ristampato nel volume 29 della collana Panini Comics.

In quel frangente, Ken, sconvolto dalla scoperta di essere stato usato da “padroni” senza scrupoli, si schiera con gli operai in sciopero e partecipa ad una manifestazione di protesta che cambierà il suo destino.

A seguito di una violenta repressione da parte della polizia, con cariche a cavallo e colpi di pistola ad altezza d’uomo, i dimostranti tentano di resistere con altrettanto vigore. Ken è lì, assiste all’assurdo e vi prende parte. Ha un coltello con sé, si vede alle strette: la sua vita e quella dei suoi compagni di lotta sono in pericolo. Estrae l’arma e... uccide un poliziotto.

Ora, se l’omicidio, nella scala di valori di Ken, rappresenta l’ultima delle soluzioni possibili, possiamo immaginare quanto valga per lui, a livello morale, l’assassinio di un rappresentate delle istituzioni.

Dal momento in cui il coltello colpisce alla gola quell’uomo, è come se si voltasse pagina, con decisione, violenza, ma anche terrore e sconcerto.

L’omicidio costringerà Ken ad una fuga quasi infinita, gl’impedirà di mettere radici, lo terrà lontano dalla propria famiglia. In breve: una tragedia che parte da una vita persa (quella della vittima) ed arriva a una vita annientata (quella di Ken).

Questa cruciale vicenda è l’ennesima e forse più significativa dimostrazione della tridimensionalità del personaggio.

Berardi e Milazzo, ancora una volta, fanno centro nelle menti e nei cuori dei lettori.

Per questo e per aver scritto una pagina essenziale della storia del fumetto, non possiamo che ringraziarli.

 

Ken Parker ™ & © Berardi / Milazzo

 

(14/01/2007)

 

   

 

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