Diabolik: colpo a spaccanapoli

di Matteo Losso

 

Diabolik (c) Angela e Luciana GiussaniDiabolik è uno dei personaggi simbolo del fumetto italiano. Il suo nome è riuscito addirittura a svincolarsi dal mondo di nicchia della letteratura disegnata, anche grazie ad alcune interrogazioni parlamentari che agli esordi ne hanno messo in dubbio la moralità, ipotizzando un suo nefasto impatto sulle coscienze dei giovani lettori. La diabolika creazione delle sorelle Angela e Luciana Giussani, fortunatamente, è uscita indenne dalla caccia alle streghe condotta dai perbenisti di turno e da oltre 40 anni mette a segno colpi sensazionali affiancato dalla splendida Eva Kant, mentre il povero ispettore Ginko tenta senza sosta, e senza fortuna, di fermare la sua carriera criminale.

Diabolik, in quanto esponente di spicco del fumetto italiano, non disdegna di associare la sua immagine ad eventi di grande livello. Lo stand della casa editrice Astorina è sempre presente durante le principali mostre-mercato del settore, ma sembra che l’editore abbia stabilito un rapporto privilegiato con il Comicon, manifestazione napoletana di cui già in passato abbiamo diffusamente parlato. Diabolik, infatti, ha festeggiato i suoi primi 40 anni di vita proprio durante l’edizione 2002 del Comicon ed anche quest anno ha legato le sue avventure alla kermesse partenopea. Tutti i visitatori, infatti, sono stati omaggiati di “Colpo a SpaccaNapoli”, un fumetto inedito di Diabolik in edizione speciale per l’occasione, davvero interessante sotto molti punti di vista. Innanzitutto vede l’abituale cast della serie muoversi all’interno di Castel Sant’Elmo, location della mostra, e nei deliziosi vicoli del centro di Napoli. Di certo, poi, diverrà un pezzo ambito dai collezionisti, ma è da notare specialmente per gli artisti coinvolti. A realizzare le 14 pagine che lo compongono, infatti, non sono stati chiamati abituali autori del personaggio, ma alcuni giovani talenti.

Partendo da un soggetto di Mario Gomboli (da un'idea di C. Fago) e con la sceneggiatura di Licia Ferraresi, infatti, a disegnare la storia sono stati Giuseppe Camuncoli, Lorenzo Ruggiero e Michele Petrucci, fieri rappresentanti del fumetto indipendente italiano ed attualmente molto amati anche all’estero. Il primo, infatti, è il fondatore dei mitici studio Innocent Victim, per cui ha disegnato la serie "Bonerest", ma ormai ha al suo attivo prestigiose collaborazioni con i principali editori statunitensi, su serie come "Swamp Thing", "Hellblazer", "Batgirl" o "Spider-Man's Tangled Web". Attualmente il grande "Cammo" sta preparando l'esordio in grande stile di "The Intimates", la sua prima serie personale per l'etichetta Wildstorm. Lorenzo Ruggiero, invece, negli ultimi anni ha riscosso grande successo in tutti i campi dell'arte grafica applicata al fumetto: è un valente disegnatore, con lavori esposti anche nella mostra "Futuro Anteriore", l'inchiostratore delle tavole dei nuovi capitoli di "Bonerest", nonchè un talentuoso colorista. Le sue notevoli doti in questo ultimo settore lo hanno portato di recente a diventare il colorist ufficiale della serie "NYC Mech" per la Image Comics. Il curriculum di Michele Petrucci è meno internazionale, ma si tratta certamente di una questione di tempo prima che il suo nome possa essere associato a progetti di matrice statunitense, in quella che sembra diventata una felice abitudine per gli autori della Innocent Victim. Già da ora, comunque, ha al suo attivo alcuni bei volumi come Keires, Numeri (Magic) e I giochi della morte (Saldapress).

Tre autori decisamente lontani, almeno in apparenza, dalle atmosfere tipiche di Diabolik e dalla particolare impostazione delle sue avventure, che però riescono a collaborare egregiamente ed a stupire per la loro duttilità. Il risultato finale è un albo divertente ed ironico, in cui anche l'inafferrabile ladro in calzamaglia nera è infine costretto ad arrendersi al traffico della metropoli partenopea...

 

(1/4/2004)

 

   

 

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