Scuola di Fumetto n°7

di Francesco Farru

 

Scuola di Fumetto (c) Coniglio EditoreUna delle novità più interessanti di questo appena trascorso -e funereo- 2002 è stata sicuramente il mensile "Scuola di Fumetto" della Coniglio Editore. In questo ormai proverbiale clima di crisi, il solo lanciare un nuovo periodico in edicola è già di per se cosa lodevole, e lo è ancor di più se si pensa che questa rivista, senza contenere fumetti, è stata capace di ritagliarsi uno "zoccolo" fedele e appassionato di lettori nello stesso periodo in cui storiche testate (anche) di informazione fumettistica come Wiz chiudevano i battenti. Scuola di Fumetto non è una rivista "A" fumetti ma è una rivista "DI" fumetti. Una rivista che, dichiaratamente, va incontro a tutta la folta schiera di aspiranti autori che, si sa, un po' come quelli dei libri, sono sempre più numerosi dei lettori. E la sua forza è che riesce a farlo, riesce a "insegnare", senza noiose lezioni, senza il tono pedante e didascalico di un manuale o di un professore, ma grazie a una didattica che scorre tra le righe, tra le interviste, i piccoli e grandi suggerimenti, e i consigli degli autori più noti. Anche e soprattutto per questo Scuola di Fumetto, aldilà del titolo, non è, o almeno non è soltanto una scuola di fumetto . Pur strizzandogli esplicitamente l'occhio, non è infatti un mensile rivolto solo ed esclusivamente agli aspiranti cartoonist . Chiunque, qualsiasi appassionato di fumetto, anche chi non ha velleità artistiche, può andare in edicola (a proposito: in qualsiasi edicola, complimenti per la capillare distribuzione) e spendere a cuor leggero i 4 euro di questa rivista. Sicuramente ne resterà soddisfatto. Se non mi credete vi basterà scorrere il sommario dell'ultimo numero ( il 7 ) per cambiare velocemente idea : Si parte con una lunga intervista a quello che, a mio avviso, (ma è un parere personale molto condiviso) è attualmente il più grande disegnatore italiano : Sergio Toppi. Si prosegue con due schede tecniche su sceneggiatura e anatomia (è questa la parte più "scolastica" del magazine) e quindi troviamo un intervista (e una storia inedita di sei pagine) all'argentino Eduardo "100 Bullets" Risso. Continuiamo a sfogliare e troviamo una raccolta (commetata) di schizzi e disegni di Juan "Metabaroni" Gimenéz, un articolo sulle tecniche da disegno manga, un intervista a Charles Dierick (direttore del CBBD, Centro Belga Bande Dessiné) e un altra (altro piatto forte di questo mese) a Giancarlo Berardi, l'articolo "Fare una mostra - da Napoli ad Angouleme" a cura dello staff di Napoli Comicon, e ancora consigli per la colorazione con Photoshop, e tutte le altre rubriche fisse (internet, concorsi, mostre, fiere, scuole, pagina della posta). Chiude l'albo (come ogni numero) una piccola storia inedita di un esordiente. E anche questo, scusate se è poco, è un ottimo motivo per parlar bene e consigliare questa rivista, che ha un unica controindicazione : fa venire una voglia matta di rimettersi a scrivere e disegnare.

 

(12/2/2003)

 

Special thanks alla redazione di elektra.too.it,

che ci ha concesso di presentare questo articolo

originariamente pubblicato sulla loro rivista.

 

   

 

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