Ancora "fiamme sull'Arizona" per Tex

di Giampaolo Giampaoli

 

Tex ™ & © Sergio Bonelli EditoreLa legge della ristampa è chiara: dare la possibilità ai lettori di leggere le storie dei loro personaggi preferiti, perse al momento della prima edizione per vicissitudini varie. Insomma, è la certezza di avere una seconda possibilità e a volte anche qualcosa di più, dato che esistono persino le seconde, le terze e le quarte ristampe. Basti pensare al mitico Alan Ford: il suo padre fondatore e tuttora unico curatore Max Bunker da anni inonda le edicole dei vecchi numeri della sua saga riproposti fino all’esasperazione.

Ma la ristampa è una politica ben conosciuta presso un po’ tutti gli editori di fumetti a livello internazionale, non per ultima la Sergio Bonelli che addirittura ripropone anche i numeri speciali, quelli fuori serie dove, ed proprio il caso di dirlo, si possono leggere le storie più entusiasmanti ed elevate da un punto di vista tecnico e artistico.

Proprio in questi giorni è uscita la ristampa dello speciale numero 5 Stella d’Oro di Tex, con l’avventura “Fiamme sull’Arizona”, probabilmente una delle storie più interessanti dei numeri fuori serie del mitico ranger del Texas. Lo speciale è firmato dal duetto composto dal veterano texiano Claudio Nizzi e da Victor de la Fuente, disegnatore estremamente versatile che dà prova dell’adattabilità assoluta della sua matita. Infatti, nelle esperienze della lunga carriera fumettistica del grafico spagnolo abbiamo notevole varietà di generi, dall’horror al western classico come in Tex e al western erotico.

A rendere la storia di Nizzi accattivante è soprattutto la solida ambientazione storica. Tex ancora una volta viene colpito nella cosa a cui tiene maggiormente: il destino degli indiani nelle riserve. Lo sceneggiatore si rivela particolarmente abile nel descrivere i sotterfugi compiuti ai danni dei pellerossa da parte dei vari potenti di turno, dai maggiori uomini politici agli ufficiali dell’esercito. Il ranger come al solito sta in mezzo a tutto questo e cerca in ogni modo di ricucire i rapporti tra bianchi e indiani, ma stavolta Nizzi mette al suo fianco un solido alleato. Si tratta dell’inviato di pace venuto da Washington John Adams, disposto a concedere ai pellerossa una vita tranquilla sulle loro terre, abbandonando le aride riserve.

Ma non la pensano come lui i potenti di Tucson, la città limitrofa alla riserva di San Carlos, dove vengono attaccati dai delinquenti di Latimer gli Apache del capo Naiche. Alla guida degli aggressori c’è il vice governatore Emerson, un uomo viscido e opportunista che sfrutta la sua carica per intascare denaro in modo illecito, interessato alla costante presenza dell’esercito sulle terre da lui amministrate per curare i propri interessi. Tex e Carson decidono di organizzare un incontro tra Adams e Delgado, il grande capo della rivolta apache contro i bianchi, ma per tenere al sicuro il portatore di pace lo nascondono presso la capanna di un simpatico stregone indiano (nel personaggio c’è qualcosa che ci ricorda il famoso Molti Occhi di Zagor). Purtroppo durante la notte Adams viene assassinato da un gruppo di indiani passati al servizio di Emerson.

Adesso cosa farà Tex? Il finale, logicamente, lo lasciamo ai lettori. Solo un’ultima considerazione. Nizzi in questa storia vuole ricostruire i complessi interessi di potere che giocarono un ruolo determinante nei rapporti burrascosi tra bianchi e pellerossa. Tende così a sollecitare il lettore a riflettere sulla complessità del periodo storico e, al di là dei mitici eroi come Tex che sono prevalentemente frutto dell’immaginazione, a descrivere lo scontro realmente avvenuto tra uomini che avevano modi estremamente diversi di giudicare il futuro del cosiddetto Far West. Un esempio significativo è rappresentato dal capitano Carleton, un personaggio non puramente malvagio come Emerson, ma profondamente convinto che dare ulteriori chance agli indiani avrebbe solo ritardato lo sviluppo. Le sue convinzioni lo portano a collaborare segretamente con il vice governatore, assumendo contro la sua reale personalità un atteggiamento subdolo.

 

Tex ™ & © Sergio Bonelli Editore

 

(25/02/2007)

 

   

 

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