Dampyr #27: "Il giardino proibito"

di Daniele D’Aquino

 

(c) Sergio Bonelli EditoreNessun Maestro della Notte da combattere in questo episodio, bensì tre cariatidi che hanno preso vita e vanno in giro per Praga con intenzioni decisamente non amichevoli.

La storia è gradevole, resa ancora più interessante dall’introspezione psicologica di Tesla, vera protagonista dell’albo, che si interroga sulla sua nuova vita e sulle contraddizioni della sua natura di non-morta.

Sembra proprio che la bella vampira sia destinata ad assumere un ruolo sempre più importante nella serie e viste le grandi potenzialità del personaggio ciò costituisce sicuramente una decisione azzeccata.

Chissà inoltre che non ci scappi qualcosa con Harlan (certo, dovranno stare parecchio attenti J…)

Ai pennelli troviamo un Alessandro Baggi che essendo autore completo, ha pensato bene di mettere lo zampino anche nel soggetto e nella sceneggiatura, coadiuvato da Maurizio Colombo. L’apporto di Baggi ai testi si sente, e si vede soprattutto nella costruzione delle scene, con griglie abbastanza insolite per un bonelliano.

Si alternano tavole zeppe di vignette ad altre di più ampio respiro, rompendo lo schema classico delle sei vignette su tre strisce.

Ciononostante la gabbia bonelliana frena un po’ l’estro di Baggi, che nei suoi precedenti lavori per Intrepido (raccolti nel bel volume Vertigini, edito dalla Phoenix), si era distinto per lo stile particolarissimo, nervoso, fatto di chine graffianti, claustrofobiche e di un uso abbondante di retini.

Comunque la sua prova rimane di alto livello; molto affascinanti i primi piani quasi fotografici, lì dove il tratteggio diventa più fitto.

Da segnalare il simpatico quanto inaspettato cameo dei Bluvertigo, in concerto a Praga: vedere uno dei miei gruppi preferiti ritratto in uno dei miei fumetti preferiti è davvero una piacevole sorpresa!

(17/05/2002)

 

   

 

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