Korea 2145

 

Antefatto

 

Nel 2030 la Corea del Sud e la Corea del Nord, in seguito all’esito di un referendum popolare svoltosi sotto il controllo dell’ONU, si riuniscono in un’unica nazione: la Korea. Finisce così, dopo tanti anni, la vergogna di un paese diviso in due per interessi di potere e di equilibri mondiali.

Nel 2130, dopo cento anni di pace e prosperità, in Korea si manifestano i primi casi di quella che appare subito agli occhi di tutti come la madre di tutte le epidemie. L’agente infettante è il virus Black Hole, chiamato così perché al microscopio si presenta come una macchia nera senza forma. Dopo aver debellato il virus dell’aids già nel 2015, la comunità scientifica internazionale si trova di fronte ad un nuovo flagello ancor più pericoloso. L’infezione da Black Hole è letale e veloce, nessuno capisce quali siano le vie di diffusione del virus, si sa solo che dopo appena due ore dal contagio, gli organi vitali cominciano a crescere a dismisura e a velocità esponenziale, per poi esplodere all’interno dei corpi degli infermi, provocandone istantaneamente la morte.

L’impossibilità di tenersi in qualche modo al riparo dal virus e la paura generalizzata portano la Korea ad una tremenda guerra civile e ad un isolamento mondiale. Chiudono tutte le ambasciate, i giornalisti e gli osservatori esterni che non sono stati trucidati fuggono via, e per i successivi 15 anni dalla Korea non si hanno più notizie. Chiunque tenti di entrare o uscire dal paese, per mare, cielo o terra, viene abbattuto.  La Korea, nel 2145, tra epidemia e guerra, va incontro al proprio annientamento.

 

Storia

 

Base orbitale “Alfa”, sede del comando operativo dell’O.N.U., settembre 2145. La nave-cargo “Hyperion” si avvicina alla base, il suo comandante Baritono è stato convocato dai pezzi grossi dell’O.N.U. Baritono è un ex agente dei servizi, e malgrado si sia dato alla pirateria elettronica ed informatica, è rimasto buon amico del nobile Akira, delegato anziano dell’O.N.U. Akira ha una missione da affidargli, la sua astronave cargo è l’unica in grado di beffare qualsiasi controllo radar grazie ad un sistema di copertura olografica che la rende invisibile all’occhio umano e a tutti gli attuali strumenti di rilevazione. Nel laboratorio scientifico della base, Akira mostra a Baritono uno speciale contenitore robotizzato. Questo contenitore, come una fialetta, dieci secondi dopo l’attivazione, si dirige automaticamente verso l’essere umano più vicino, estrae dal suo interno una specie di stantuffo, si aggrappa all’obiettivo, ne penetra l’epidermide, aspirandone campioni di tessuti e poi si stacca, lasciando l’individuo in una spirale di sonno per qualche ora. Baritono deve recarsi in Korea per prendere campioni di tessuti dalle persone appena infette da Black Hole. L’O.N.U. non può tollerare il genocidio di un’intera nazione, e questo è l’unico modo per poter studiare campioni in vita, trovare un rimedio al male e predisporre un’azione di bonifica forzata di tutta la Korea. Baritono apprezza la tecnologia, ringrazia Akira per il pensiero, ma a lui l’idea di andare laggiù, in un ambiente così ostile a tutti, non lo attira molto. Che se la risolvessero da soli, chiamassero qualcun altro più pazzo di lui per affidargli la missione. Lui con l’O.N.U. ha chiuso da tempo. Akira mette allora in ballo alcune pendenze con la giustizia che Baritono aveva accumulato negli ultimi anni, e accenna all’esistenza, da qualche parte lì in Korea, di una risorsa informatica di grande valore detenuta da alcuni affaristi del luogo, scomparsi nel nulla qualche tempo fa. In nome della vecchia amicizia e stima che lo lega all’anziano delegato ed anche perché il suo vecchio amico si impegna a cancellare tutte le accuse a suo carico, decide di accettare la missione. Ha in mente anche l’eventualità di entrare in possesso delle risorse informatiche accennate da Akira.

Appena entrato in Korea, l’equipaggio dell’Hyperion si trova di fronte una situazione spettrale.

Un paese semidistrutto, deserto e con sporadiche apparizioni di strani esseri.

Baritono scopre un inquietante realtà, bambini, per la maggior parte gli unici viventi, combattono contro un esercito multinazionale che non dovrebbe trovarsi lì.

Baritono e i suoi uomini vengono intercettati da una banda di questi bambini e portati al cospetto di Hitom, un vecchio leader pacifista koreano, oggi mente organizzativa della guerriglia dei bambini. Dall’anziano uomo Baritono viene a sapere la triste verità.

Nel 2030, l’unificazione del paese fu agli occhi del mondo un’operazione nobile e buona, ma in realtà nascondeva un tremendo segreto: i leader coreani avevano barattato l’unione in cambio di molto denaro che tennero per sé anziché investirlo nelle strutture pubbliche, nello stesso tempo firmarono segretamente accordi con società multinazionali con l’impegno di stoccare nei sottosuoli della nascente Korea unita, i rifiuti tossici di tutto il mondo. Ma era successo che quelli che abitavano nei pressi delle discariche sotterranee avevano cominciato ad accusare vari disturbi. E fu così che alcuni ricercatori scoprirono che nel sottosuolo, all’interno della melma tossica, s’era sviluppata una nuova forma di virus, il Black Hole. Allo scoppiare delle prime contestazioni dei cittadini, i governanti fecero due più due e annaffiarono le popolazioni che vivevano in prossimità alle discariche con il nuovo virus, accumulando stragi su stragi.

Gli uomini armati e batteriologicamente protetti che aveva visto in giro a seminare il terrore, erano appunto forze armate mercenarie al soldo delle multinazionali. Questi uomini senza scrupoli erano autorizzati, in occasione di rivolte popolari, ad utilizzare lacrimogeni al Black Hole. Così il governo si garantiva, il controllo della popolazione, la possibilità, attraverso canali segreti, di continuare ad importare i rifiuti tossici e ad accumularli nel sottosuolo, e gli inevitabili flussi continui di mazzette.

Baritono resta sconvolto dalle parole del vecchio Hitom, e gli confida il motivo della loro missione, parlandogli degli intenti dell’O.N.U. e di Akira. Ma Hitom non si fida di alcun uomo di potere, e Baritono deve dargli ragione, ammettendo di aver dovuto far eliminare Alois, un uomo dell’O.N.U.che era stato affidato a loro come responsabile del funzionamento dei dispositivi cattura-tessuti. Alois era stato scoperto mentre tentava di sabotare il sistema di schermatura olografica, col preciso intento di far intercettare e abbattere l’Hyperion.

L’unico sistema per salvare il paese, secondo Hitom, prevede che i bambini riescano a raggiungere e mettersi in contatto con la “Custode”, una donna bionica collegata ad un computer, che ha in memoria tutte le prove del racconto di Hitom. Bisognerà raggiungerla, convincerla a trasmettere la verità sulla Rete per renderla visibile e chiara in pochi minuti sugli apparecchi elettronici di tutto il mondo. Baritono capisce che la Custode è l’importante risorsa informatica accennata da Akira, e decide di integrare i due piani. Per raggiungere la fortezza dov’è rinchiusa la donna bionica, bisogna attraversare i luoghi più devastati del paese. Lungo il percorso utilizzeranno i cattura-tessuti su tutti gli infettati di Black Hole che incontreranno. Ha già un piano per eludere la stretta sorveglianza degli uomini in scafandro bianco. Con una piccola modifica, il sistema olografico Notte che rende invisibile l’Hyperion, può garantire l’invisibilità temporanea a tre persone per un’ora ciascuno. Uno dei fratelli Orwoski, dell’equipaggio della “Hyperion” e due ragazzi, avranno tre ore di tempo (una a testa) per entrare nella fortezza e portare a termine la missione. La missione riuscirà ma per Baritono e alcuni componenti della Hyperion il finale non sarà lieto.

 

Emilia Perri (nome in codice play)

Ciro Cozzolino (nome in codice story)

Enzo Troiano (nome in codice inky)

 

Korea 2145, edizioni Albatros, in uscita a Marzo 2005 (libreria e fumetteria)

 

(2/1/2005)

 

   

 

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