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Francesco Meo

a cura di Mimmo D'Avenia

 

Sette anni di Marvel Italia: esiste una sorta di crisi del settimo anno?

 

No, nessuna crisi : tutte le collane che vedi in edicola sono collane che guadagnano soldi ,anche se in qualche caso facciamo delle eccezioni , piu' per un patto verso i lettori. Diciamo che c'e' stata una crisi dei supereroi , nel senso che non vendono più come qualche anno fa ,ma tutto quello che vedi (compreso Capitan America che é la testata di supereroi che vende meno) ha il suo pubblico ,che è molto fedele. Il nostro lavoro è di fare degli aggiustamenti sensati alle collane:  per citare il caso di Witchblade ,che è diventato Witchblade Magazine: avevamo del materiale nuovo da presentare in maniera sensata e ,in un momento di rilancio di tutte le collane, ci è sembrato logico andare in quella direzione.Su C.America ci è sembrato giusto inserire i molto amati Thunderbolts che, secondo noi, come comprimario regge benissimo , dando un valore aggiuntivo alla serie che ha comunque un pubblico che definirei di specialisti ,di veri amatori della Marvel (ehm, Cap chiude a Settembre..., ndr) . Adesso in più ci troviamo in una situazione di attesa di tutto il materiale nuovo di Quesada: siamo sul presente ma guardiamo al futuro,che sarà immediato.

 

"Albi dei supereroi" e "Cavalieri Marvel" non sono andati bene:come mai nuovi Marvel-personaggi non riescono a conquistare un loro spazio in edicola con una testata personale?

 

La mia opinione personale è che A.S.E. nello specifico ha presentato serie di qualità ma di personaggi comprimari ,e lo si capiva, presentando nomi conosciuti solo a un pubblico amatoriale molto ristretto. Per ciò che riguarda Cavalieri Marvel anch'esso ha presentato materiale di qualità ma ,anche in questo caso, non presentava personaggi di prima fila ,a parte Il Punitore che comunque in edicola ha sempre fatto una fine infausta . Probabilmente c'è stato un problema di carattere comunicativo tra noi e i lettori non attirandoli verso serie interessanti come quelle di ASE o ,come le serie di CM ,che tendevano a essere un pò piu' mature e diverse.Probabilmente la cosa migliore è quella che stiamo facendo ora : filtrare queste serie attraverso loghi  di copertina sicuramente di più presa ,di riconoscibilità immediata e che aggiungono un quid alle testate .Chiaramente se hai un  Wiz con Sentry e Marvel Boy e altri ,il valore della serie ne guadagna.

 

Anteprima del prossimo "Paradise X"Da appassionato,ti ha soddisfatto la serializzazione di "Terra X": mi sembra che per pubblicarla tutta ci sia voluto più di un anno e mezzo...

 

Da appassionato... non tanto. Devi considerare comunque due cose :la prima è che la natura di una testata antologica è quella di spezzettare un serial e presentare sempre ogni numero con delle varianti ; la seconda è che bisogna anche considerare che nel momento in cui facevamo "Terra X" ,in America non era ancora finito e che quindi lo facevamo con un gap temporale ,se non sbaglio, di 4 o 5 mesi. Bisogna però anche riconoscere che la serie ha dato una grossa stabilità a Wiz nel senso che potevi riconoscere un sommario e non vivere nell' incertezza su quello che sarebbe stato pubblicato.Comunque "Terra X " è stata una serie molto apprezzata ; certo dire che sarebbe stato meglio farla in volumi... la risposta probabilmente è si.Il problema è che noi non abbiamo una forte penetrazione nel mercato delle librerie e quindi sarebbe stato un tentativo abortito in partenza.

 

Il formato di Marvel Mix mi sembra azzeccatissimo per queste serie non conosciutissime ma di ottima qualità: per fare un esempio Cavalieri Marvel poteva essere pubblicato anche con blocchi di quattro delle seri degli  "Inumani"...

 

Sono daccordissimo .Marvel Mix è una collana utilissima ,che ha un suo pubblico. E' una collana molto utile perchè permette ,a Max Brighel che la cura , coordinato con Luca Scatasta negli ultimi tempi e con me per altre cose che farà (credo), di pubblicare del materiale partendo dal presupposto che quello che finisce su Marvel Mix finisce li perchè ha una sua integrità .Noi siamo convinti che per i lettori, leggere un buon ciclo di storie in un unico albo a 96 o 112 pagine a un prezzo decente sia una buona soluzione .

 

Mi sembra però poco sfruttata...

 

E' poco sfruttata perchè comunque è una delle nostre collane sicuramente dedicate a un pubblico di conoscitori radicali del fumetto Marvel ,costa più della media delle nostre collane e presenta spesso dei personaggi che tu riconosci proprio in funzione delle collane importanti ,come X-MAN e Gambit o miniserie del Ritorno degli Eroi ,se e quando ce ne saranno, che trainano anche la rivista.Chiaramente la sua funzione è principalmente questa: un di più per chi già legge, conosce, ama, quello che noi pubblichiamo regolarmente.

 

Qual'è il fumetto che non hai pubblicato e che avresti voluto fare?

 

"From Hell" di Alan Moore e Eddie Campbell.

 

Il fumetto che hai pubblicato e che non avresti  voluto pubblicare?

 

"La crociata dell'infinito" di Jim Starlin e Ron Lim.

 

SNIKTIl fumetto che non è stato pubblicato ma che avresti voluto pubblicare?

 

"Miracle Man" anche se esistono problemi legali molto complessi E' un fumetto bellissimo che io ho tutto: albi originali,le clips ,i volumi originali delle clips,roba che adesso viene venduta sui siti di aste online a cifre a doppio zero in dollari.

 

La battuta più bella del film "X-MEN"? 

 

"SNIKT!"

 

Chiudo l'intervista con un'annotazione personale: ho trovato Francesco un ragazzo molto gentile e disponibile con cui è stato un piacere conversare, e da lui traspare ancora la sua forte passione per il fumetto.

 

Tutte le immagini riprodotte in questa intervista sono © Marvel Comics.

(25/9/2001)

 

   

 

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