Lazarus Ledd (c) Ade Capone

 

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Ade Capone

a cura di Stefano Perullo

 

Copertina di "LL" #116 - Lazarus Ledd (c) Ade CaponeCiao Ade! E benvenuto sulle pagine virtuali di AmazingComics.it. Sebbene sia convinto che tu non abbia alcun bisogno di presentazioni, che ne diresti di parlarci un po’ di te?

 

Ho 44 anni, sono nato a Piacenza ma vivo altrove, lavoro nel campo del fumetto da oltre venti, oltre a scrivere amo molto leggere, vedere film, nuotare, viaggiare. Ho diversi gatti, ottima compagnia per chi fa questo mestiere piuttosto solitario. Sono laureato in geologia ma non ho mai fatto il geologo. Adoro Internet e tutte le nuove tecnologie. Ho sempre con me il PC portatile, molto potente, con collegamento wireless alla rete. Senza mi sentirei perso. Ho tre fratelli che mi considerano il “pazzo” creativo di famiglia ma che mi vogliono un gran bene. Come io ne voglio a loro.

 

Tra poco meno di 6 mesi il Comicdom nostrano festeggerà il decimo compleanno di Lazarus Ledd (complimenti!). Attraverso quali fatti salienti riassumeresti questi primi splendidi dieci anni di Lazarus?

 

Sicuramente la prima telefonata dalla Star Comics che, per voce di Cavallerin, mi invitava a pranzo a Perugia per discutere di eventuali nuovi progetti. Poi l’uscita del n.0, a Lucca, e a ruota quella del n.1. Furono due anni molto intensi. Poi ricordo l’incontro con Alessandro Bocci, che considero quasi un fratello, più che un amico e un collega. L’incontro con lui fu decisivo per l’immagine della serie, perché il suo è il Lazarus “definitivo”. Ricordo l’uscita di un albo come Eroi, ancora oggi in testa all’hit parade personale dei lettori. E l’uscita del n.50, e del n.69, cioè l’inizio della saga FINCHE’ MORTE NON CI SEPARI. Poi, ovviamente, c’è stato il n.100.

 

Quando iniziasti la tua avventura al fianco di Lazarus, avresti mai creduto di raggiungere un traguardo tanto ambizioso? Ci potresti raccontare qualche aneddoto inedito inerente la nascita di Larry?

 

Io non mi pongo mai traguardi tranne quello di impegnarmi al massimo in ciò che faccio. Di avere, cioè, la coscienza a posto. Chiaro che LL non nacque per chiudere dopo una decina di numeri. Ci credevamo molto. Ma guardare troppo in là sarebbe stato sbagliato (non lo facciamo nemmeno ora). L’importante era avere un riscontro mese dopo mese, sia in termini di gradimento che di vendite. Poi, quando uscì il n.50, capimmo che potevamo ampliare il nostro orizzonte, iniziare a pensare al n.100. Ma sempre un passo per volta. In tal senso, la saga FINCHE’ MORTE NON CI SEPARI (LL 69-72) fu fondamentale per darci la spinta che ci permise di arrivare al 100.

Aneddoti inediti? Non credo ce ne siano. O almeno, in questo momento non me ne ricordo. E poi gli aneddoti non sono così importanti. Di solito chi li racconta ama compiacersi di se stesso. Non è il mio caso.

 

Per festeggiare il decimo anniversario la Star ha in previsione di varare qualche iniziativa speciale?

 

No, non credo. Quel che dovevamo fare lo abbiamo fatto col n.100. L’anniversario sarà un bellissimo momento, ma io credo che la “festa” sarà già nella sua importanza, sia a livello simbolico che concreto. Credo dunque che più di una cartolina o di una litografia/poster non produrremo, per l’occasione. E magari una nuova maglietta di LL (le due precedenti sono da tempo esaurite). Ma niente di particolare.

 

La Gatta Ladra by GerasiEd a proposito di speciali, a fine mese leggeremo finalmente un albo atteso febbrilmente da appassionati e non. Mi riferisco, naturalmente, al Lazarus Ledd Extra numero 17 che avrà come protagonista Nicolas Eymerich, inquisitore supremo del regno di Aragona. A chi è venuta l’idea, peraltro non nuova per LL, di un connubio tra un personaggio dei fumetti ed uno della letteratura?

 

L’idea di fare il crossover ci è venuta insieme, pressoché contemporaneamente. E lo abbiamo considerato un segno di buon auspicio. Nel senso che era evidentemente una cosa da fare. Io lettore di Eymerich, Valerio lettore di Lazarus, a nostra insaputa finché non abbiamo iniziato a comunicare via e-mail. Io e Valerio siamo uniti da passioni comuni: il Medio Evo e la fisica teorica, innanzitutto. E queste passioni si traducono in strutture narrativi simili, che ovviamente abbiamo applicato anche nel crossover.

 

Puoi svelarci in anteprima qualche particolare della storia? Prevedi che Eymerich possa in futuro tornare sulle pagine di LL, magari diventando un comprimario alla stregua di Lazzaro Santandrea?

 

No, sulla storia non svelo nulla, sorry, per non far torto a nessuno di coloro che me lo hanno chiesto. E poi ormai manca molto poco all’uscita. Non so se rivedremo Eymerich sulle pagine di LL, per il semplice fatto che io e Valerio non ci siamo ancora posti il problema. Ma siamo amici, ci stiamiamo a vicenda, e dunque non escludo nulla. Anche perché Eymerich è un personaggio meraviglioso da raccontare.

 

Che tipo di esperienza è stata quella di collaborare con Valerio Evangelisti?

 

Valerio mi ha detto, inizialmente: Ade, prendi Eymerich e fanne ciò che vuoi, mi fido.

Mi sono sentito onorato, da questo, ma... ero io che non mi fidavo di me stesso. :)

E dunque ho voluto confrontarmi costantemente con lui, mentre facevo muovere e parlare Eymerich in sceneggiatura. Il fatto che lui mi abbia detto di trovare il mio modo di raccontare Nicolas praticamente uguale al suo mi ha fatto arrossire. Ma mi ha anche fatto un immenso piacere. Poi, è chiaro, il personaggio è suo, e nessuno saprebbe raccontarlo proprio come fa lui.

 

Nel corso dei suoi dieci anni la serie di Lazarus ha lanciato nel mondo dei fumetti molti autori talentuosi – penso ad Olivares, Pezzi, Majo, Nespolino e Bocci – e tu sei considerato un grande talent scout. Questa tua abilità ti procura soddisfazione o ti genera un senso di rimpianto, dal momento che questi ragazzi non appena si affermano migrano verso altri lidi?

 

No, nessun rimpianto. Ciascun autore deve fare la propria strada, io stesso ho lavorato per tante case editrici diverse, sarei ipocrita a pretendere che i ragazzi del mio staff lavorino solo per me. Li ho scoperti e valorizzati io? Bene, mi fa un grande piacere. Significa che qualcosa di buono ho fatto. Con tutti quelli che hai citato (e mettiamoci anche il grande Bartolini) resta un rapporto di sincera stima e amicizia reciproche. E’ questa la cosa fondamentale. Il fatto, tra l’altro, che io stia scrivendo di nuovo Zagor, dopo oltre dieci anni, la dice lunga su come intendo il mestiere di free-lance. Nonostante io per la Star abbia anche il ruolo di direttore editoriale. Ma visto che Zagor non è in diretta concorrenza con gli albi Star, e che a me piace scrivere un po’ tutto ciò che amo, perché no? Vale per me, vale per i disegnatori.

 

Anteprima a matita della cover di "Lazarus Ledd" #117Come ci sente ad essere, in un mercato sbilanciato e quasi monopolista come quello nostrano, a rappresentare l’unica alternativa al predominio delle testate edite dalla Sergio Bonelli Editore?

 

Be’, un po’ di orgoglio c’è, e umano e innegabile. Ma nessun compiacimento. Che ci vorrebbero più alternative sono il primo a dirlo. E non lo dico solo io: lo ha scritto e detto lo stesso Sergio Bonelli, che è persona dalle ampie vedute. Che altro dire? Che mi intristisce un po’ sentire gente che grida al miracolo vedendo i disegni di Bocci su Dampyr. Della serie: “E questo da dove salta fuori?” Semplice, da LL. E la stessa gente ha avuto davanti, in edicola, le copertine di LL by Bocci per anni, ogni mese. Ma non le hanno nemmeno degnate di un’occhiata. Perché? Perché pensano che l’unico fumetto italiano che meriti attenzione sia quello targato Bonelli. Il quale produce materiale di grande qualità, su questo non ci piove (io ne sono da sempre un grande estimatore, lettore, collezionista). E lo produce da cinquant’anni, dunque merita di essere il numero uno. Ma perché questo dovrebbe escludere che altri possano produrre cose valide? Perché non dare almeno un’occhiata, a certe cose? Non parlo di LL o della Star, parlo in generale. Voglio dire... è come se chi ama la musica comprasse solo i dischi di una certa etichetta discografica. O chi ama i libri leggesse, mettiamo, solo quelli editi da Mondadori. Non succede, certo. Ma succede in campo fumettistico. E questa è, secondo me, una dimostrazione di chiusura mentale. Che fa male a tutti, anche a Bonelli stesso. Perché una maggiore concorrenza significherebbe un mercato più florido. E quando il mercato è florido, tutti vendono di più. E invece... compartimenti stagni. Il che vale anche per chi legge solo i manga targati Star Comics, o solo i supereroi targati Panini. Perché? Perché un certo tipo di fumetto dev’essere sempre identificato con un certo marchio editoriale? Perché non può essere fumetto e basta, buono o cattivo? E in base a questo si decida cosa comprare e cosa no.

 

Ci puoi rivelare quali avvenimenti attendono Larry nei prossimi dieci anni?

 

LL non andrà avanti altri 10 anni. Mi stancherò prima. E a quel punto chiuderò l’albo, per mia scelta, di cui mi assumerò tutte le responsabilità, di fronte ai lettori. Quelli intelligenti capiranno che non posso passare tutta la mia vita a fare la stessa cosa. Di quelli che non capiranno... non mi importa. Non ho mai preteso di scrivere per tutti. Mi basta scrivere per chi è in sintonia con me.

 

Che cosa ci puoi svelare, invece, dei tuoi progetti extra-Lazarus?

 

Che ho una cosa in ballo con Bartolini. Un volume di 64 pagine, che dovrebbe uscire tra un paio di anni. Fantascienza. L’unica altra cosa che voglio aggiungere è che non ho più voglia di produrre nuove serie o miniserie. Credo di aver già dato ampiamente, in tal senso. Quanto a Ordo Templi, non ne parlerò più fin quando non uscirà. Rimando a ciò che io e Bocci abbiamo scritto sul sito Star Comics (www.starcomics.com).

 

Un’ultima curiosità, come è strutturata la tua giornata lavorativa?

 

Diciamo che lavoro in media otto ore al giorno, ma nei momenti di maggior impegno lavoro anche alla sera. Non ho orari rigidi, ma cerco comunque di mantenere una certa autodisciplina, che in questo mestiere è fondamentale. Anche perché, come direttore responsabile di LL, ho scadenze ben precise da rispettare ogni mese.

 

Credo proprio che sia tutto. Grazie Mille!

 

Grazie a voi! E un saluto a tutti i navigatori del vostro bel sito.

 

(5/3/2003)

 

   

 

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