FAR BENE UN CROSSOVER

FA BENE AI CROSSOVER?

di Fabio Volino

 

(c) Marvel ComicsDilemma atavico e forse irrisolvibile.

Quella che oggi è ormai diventata una moda editoriale iniziò come molte altre mode: come una manovra di marketing. Una ditta di giocattoli chiese infatti alla Marvel se fosse possibile pubblicare una storia col maggior numero possibile di personaggi di questa casa editrice per sponsorizzare al meglio i loro prodotti. Il risultato? Guerre Segrete, la storia ingiustamente più celebre di Jim Shooter, di certo non la storia migliore mai prodotta dalla Marvel. Eppure, da un punto di vista biecamente commerciale, il tutto fu un successo straordinario, credo a tutt' oggi insuperato.

Venne seguito a ruota dalla DC Comics, con una storia in realtà progettata già da molti anni: Crisis On Infinite Earths. E qui, a mio avviso, il risultato è stato decisamente migliore. Certo, era prima di tutto un prodotto più commerciale di molti altri ed era stato pensato quasi esclusivamente per liberare questa casa editrice del suo pesantissimo passato editoriale pieno di contraddizioni e terre alternative come se piovessero, ma come restare indifferenti di fronte alle tavole di Perez? Come non rimanere stupiti di fronte al sacrificio di Flash e alle altre caratterizzazioni forniteci da Marv Wolfman? Insomma, difficile non amare un prodotto del genere, decisamente migliore di Guerre Segrete.

Quel che conta, comunque, è che il sasso era stato lanciato. E creò numerosi cerchi in quello stagno noto come il mondo editoriale. Fu addirittura un diluvio negli anni a venire, a partire dall' indimenticabile (non per la sua bellezza) Guerre Segrete II, passando per Invasion, fino ad arrivare ad una offerta continua negli anni'90. Praticamente il megacrossover estivo divenne un appuntamento fisso annuale della DC Comics (v. L'Ultima Notte o One Million), mentre anche la Marvel non fu da meno, anche se in maniera meno continua. Fino ad arrivare ai recenti Our Worlds At War e Maximum Security.

(c) DC ComicsDicevamo che, più che in altre storie, l' elemento commerciale è preponderante in queste storie (perchè chi le compra dice:"Wow, tutti i miei eroi preferiti contro una minaccia comune, devo leggerlo!"). E questa è la forma. Ma la sostanza? Beh, quella molte volte manca. E ciò per svariate ragioni: il dover far apparire decine di eroi non consente di sviluppare adeguatamente ogni personaggio; la minaccia comune, a forza di idearne di nuove in un mondo pieno di gente con straordinari poteri, diventa sempre più improbabile: d' accordo la sospensione dell' incredulità, ma a volte si esagera; la storia principale a volte interrompe le altre trame presenti nelle altre serie e questo può snervare il lettore oltre che, giustamente, lo scrittore di turno di quella serie; essendo un grande evento editoriale deve spesso esserci anche un grande evento narrativo, tipo la morte di un personaggio, ma il tutto risulta il più delle volte banale e scontato. Insomma, il più delle volte il megacrossover risulta un megacaos.
(c) Marvel ComicsConfessiamo però che queste storie spesso ci hanno intrigato e che l'idea di base a noi piace: in un mondo pieno di eroi capaci di risolvere i problemi più drammatici, arriva qualcosa di apparentemente superiore alle loro forze. Solo che spesso il tutto risulta gestito in maniera pessima. Io farei in modo che il crossover sia prima di tutto ben ponderato e pianificato (credetemi, a volte non si pensa nemmeno a ciò), poi che la storia o venga sviluppata in una mini apposita o, se deve coinvolgere anche le altre serie, che la storia principale non duri più di due/tre mesi e che i cosiddetti tie-in, i collegamenti alla saga principale, avvengano in storie fuoriserie (annual o speciali appositi) di modo che gli scrittori delle altre serie possano continuare con le loro trame senza troppi intoppi. Insomma, tutto ciò che serve è un minimo di coordinazione. Non la trovo una cosa così ardua: le case editrici evidentemente sì.

In conclusione: mi dichiaro favorevole e grande appassionato dei megacrossover, ma se vedessi che in essi, oltre alla forma, vi è anche la sostanza, beh, non è che la cosa mi dispiacerebbe. Tra l' altro è notizia di questi ultimi giorni che un certo scrittore di nome Neil Gaiman si stia apprestando a scrivere una miniserie con protagonisti tutti gli eroi Marvel. Che sia finalmente un cambio di rotta?

 

(18/02/2002)

 

   

 

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