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X-Men II

di Luca Presicce

 

Sono sempre stato un appassionato di fumetti ed animazione di tutto il mondo (e non solo di quello purtroppo per le mie ormai misere finanze). Ed è proprio per questo, che non potevo lasciarmi sfuggire la visione in maxi-schermo della trasposizione di uno dei miei miti giovanili: gli X-Men. "Supereroi con super -problemi", "saghe mutanti ", "eroi che crescono con te ": erano questi gli slogan che mi appassionavano fin da piccolo e mi accompagnavano nella lettura, sempre coinvolgente delle avventure dei "giovani dotati". Circa due anni fa, in una sala piena più della metà, io e un gruppo d'irriducibili (amici anche più scassati di me per i fumetti) ci accingemmo a vedere il primo film dedicato ai nostri mutanti preferiti.

Trepidante ed in attesa, ero emozionatissimo; erano anni che ne parlavamo tra noi con malcelato scetticismo, da quando girarono le prime notizie sulla sua produzione. "Ma sarà fedele?" "Ci sarà almeno un po' di storia in mezzo gli effetti speciali ?!" "E il casting? Chi sceglieranno?! " Queste erano le domande più comuni…….. Alla fine del film eravamo tutti raggianti! Erano evidenti dei grossi rimaneggiamenti per rendere più adatto al gusto moderno americano, ma lo spirito era decisamente quello giusto!! Poco c'importava se Rogue (la ragazza che assorbiva ricordi e poteri) fosse diventata troppo simile a Kitty Pride che è sempre stato un personaggio. fondamentale nei fumetti e qua è relegato a piccola comparsa (o scomparsa visti e considerati i suoi poteri, hehe). O che l' età di Ciclope e di Jean Grey sembrasse sbagliata . Il film funzionava sia come storia che come caratterizzazione ; ma soprattutto per gli attori... E che nomi! Due grossi attori schakespiriani Patrick Stewart e Ian McKellen che recitavano Xavier e Magneto!!! E che dire degli altri? Nomi pressoché sconosciuti in Italia , ma efficacissimi e decisamente ispirati. Wolverine e la dottoressa Grey sopra di tutti. Tra parentesi, visto che noi lettori tendiamo ad essere un pochetto pettegoli, la nota e mai espressa tensione erotica, tra loro due, è stata davvero ben ricreata. Sempre per "l'angolo della vecchia comare ", Ciclope, a detta di tutti, è sembrato un po troppo sveglio.

Per questo motivo, l'attesa per il secondo capitolo cinematografico, era effettivamente quasi spasmodica; quanti sequel, onestamente, si sono dimostrati all'altezza del primo? Ed invece... Una sceneggiatura forse non originalissima, soprattutto per l'aver voluto mettere a tutti i costi un avversario omologo a Logan, ma comunque efficace. Beh , forse anche per Pyro; si era capito dai primi minuti e senza essere dei conoscitori, che si sarebbe unito ai "cattivi ". Però la mia principale perplessità non è questa: verso la metà del secondo tempo Magneto ha tra le mani l'inaspettata possibilità di risolvere, una volta per tutte, il problema di convivenza uomo-mutante. Peccato che la cura è decisamente peggiore del male, come è spesso purtroppo nella realtà: l' estinzione di tutto il genere umano! Ora, io capisco che Magnus (l'altro nome del villain ) è un vecchio disilluso e che ha passato per tutto il primo e parte del secondo tempo una situazione pesantissima... Ma un genocidio no! Magneto ha subito, sulla sua pelle, l'Olocausto e la diversità, sia come ebreo che come mutante, e mi è per questo sembrato eccessivo. Spettacolare ma eccessivo. E dire che i miei amici non hanno battuto ciglio! Gli è addirittura sembrato nelle corde del personaggio. Mah! Considerato che il regista Bryan Singer credo si sia ispirato alla gestione di Claremont (lo sceneggiatore migliore e più amato della serie a fumetti) mi è parso un po' sopra le righe.

E' comunque un bel film, che non tradisce i seguaci del primo; soprattutto per il finale che, visto con attenzione, fa ben sperare riguardo al fato di Jean Grey e che introduce rutilante le tematiche del terzo (l'enorme fenice in mezzo al lago) Fa ben sperare anche l'interesse, sempre più presente, delle major per l'argomento fumettistico. Solo quest'anno X-Men , Dare-Devil (comunque dignitoso ) ed adesso anche Hulk diretto da Ang Lee . Senza dimenticare lo SpiderMan di Sam Raimi proiettato nella scorsa stagione cinematografica. Forse questo potrà ravvivare, vicendevolmente, sia il mercato fumettistico sia quello del grande schermo, che soffrono notevolmente di una preoccupante mancanza d'idee e di spessore. E su questo purtroppo non vi sono pareri discordanti!!!

 

(16/7/2003)

 

   

 

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